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Poeta per disperazione

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giovedì, 11 dicembre 2008




Poeta per disperazione

(Faccio mia l’epressione di M.Pomilio che si definisce cattolico per disperazione).

La poesia trasfigura la realtà,la rende vivibile e accettabile per ognuno di noi.
Essa non ci propone favole ne’illusioni:la poesia non fa che addolcire le nostre pene,lenire i nostri affanni,dar volto alle nostre gioie.
Nel momento in cui il vissuto viene espresso in poesia,perde la sua immediatezza,viene filtrato dall’intelletto e dai sensi,dal nostro cuore, ci appare meno immediato,immerso nella luce piu’ serena della meditazione poetica.

L’essere intero e’ impegnato nella stesura di un componimento come mette in rilievo Montale,nella sua lettera a Comisso a proposito di una sua sua raccolta di poesie “Solo in un libro, fisiologicamente mio(scritto coi nervi)mi ci ritrovo”.

L’uomo e’ uno sconfitto per definizione,la brevis lux,”in questa aiola che ne fa tanto feroci” (Dante)
termina con l’evento che nessuno puo’ evitare ed e’ il solo accadimento che fa veramente paura,proprio perche’ unico e definitivo:appartiene alla natura dell’uomo,ma non e’ da esso dominabile.Se la filosofia e’ meditazione della vita non della morte,(non mortis,sed vitae meditatio est , come asseriva nel suo solenne latino Spinoza) lo e’ anche la poesia,a mio avviso.

E’ come mettere ali scintillanti di oro a una farfalla che sa di poter vivere solamente un giorno, ma a quel giorno ella vuol dare tutta la luminosita’ di cui e’ capace.
Riveste il suo giorno di luce e lo rende unico.
La poesia é per me,la vita vissuta ,non nell’usuale quotidiano abito grigio, ma con l’abito della festa colorato appunto come ali di farfalla,che libera e felice leva alto il suo volo, pur rimanendo famigliarmente tra noi.
Ma anche le ali della farfalla possono bagnarsi di pioggia,sciuparsi a causa delle intemperie,basta una scrollatina , le gocce di pioggia si asciugano e quelle ali distese nel sole riprendono i loro smaglianti ,ridenti colori.
“Ridon le carte” con plastica espressione, dice Dante della pittura.(II, 6)
La poesia al pari della pittura(ut pictura ,poesis.Orazio) puo’ avere toni ridenti e vividi ,meno luminosi a volte..
“Quando l’animo e’ triste e troppo solo e il cuor non riesce a fargli compagnia”M.Moretti.,ma difficilmente resta in questa situazione negativa.
C’e’ una fede nel cuore del poeta che lo spinge a risalire,a nuotare anche quando gli sembra di non farcela piu’,e’ la farfalla che torna a volare,che non si fa abbattere dalla vita e deve mostrare sempre e comunque i suoi bagliori che spezzano la notte.
Si’, la poesia spezza qualsiasi notte,fa luce nel buio a cui ci condannano eventi esistenziali,e trova un appiglio,uno spunto,ci fa sentire vivi e non tanto soli ,forse.
Alla domanda che l’umanita’ si pone da sempre, se l’anima sia immortale,penso che si possa affiancare l’altra, non meno nota alla storia degli uomini,se la poesia sia immortale.
Per poter rispondere alla prima,bisognerebbe avere una fede salda ed incrollabile, si richiede all’uomo di avere una forza da turris eburnea,una certezza della sopravvivenza della sostanza di la’ degli accidenti.
Bisognerebbe essere Dante o Tommaso d’Aquino
Per aver fede nella immortalita’ della poesia,
basta essere semplicemente uomini,nel senso piu’ vero della parola,avere cioe’ quel rispetto per l’essere umano che ce lo rende fratello eppure unico.
La poesia da’ l’immortalita’, talche’ avverto che quando un poeta invecchia o addirittura ci lascia , rimango incredula e smarrita.
Sembra che egli continui avivere tra di noi, con le sue parole cghe ne definiscono la personalita’, l’essere “un’anima bella”.

Quante sofferenze,quanti lutti, quante pagine della nostra vita che apparivano definitive,hanno assunto una colorazione meno netta ,sono state viste in una visione meno drammatica,sono state accettate,come facenti parte della vita ,perche’ le abbiamo affidate a Poesia?

E’ specialmente nel pianto che l’anima manifesta la sua presenza,per una segreta comprensione che tramuta in acqua il dolore.(V.Magrelli).
Compone frasi sue comunica le emozioni che bruciano sempre nel suo angolo segreto ad altri esseri si identifica con il loro stato d’animo,da vita a proprie composizioni
E’in questi momenti che l’uomo si scopre poeta,canta il suo dolore lo esterna,lo allontana da se e se ne riappropria dandogli una giustificazione.
Il bambino che scrive pensierini e poesiole per la Festa della mamma,l’adolescente che riempie
pagine e pagine di diario di lodi per l’amata,del dischiudersi dell’animo all’amore infinito esclusivo,dolcissimo, la madre che improvvisa nenie dinanzi alla culla del proprio figlio,riversandosi tutta in quel canto,su quella culla, il volgersi verso la luce con parole di speranza dell’uomo che muore, sono espressioni di poesia che ogni essere umano ha ed esprime col proprio stile e lascia in eredita’ a quelli che vengono dopo e lo amano.Sopravvive alla morte.

“Piu’ luce! “esclamò Goethe morente.Fu la sua ultima poesia.
Delle persone che ci hanno preceduto nel cammino della vita,noi ricordiamo solo le parole che ci hanno colpito,che hanno segnato il nostro animo per incisivita’ e passione,ricordiamo cioe’ la loro poesia.

Non possiamo togliere il volo alla farfalla, che e’ in noi ,non possiamo impedirle di indossare il suo abito piu’ bello.

Dissi a mia madre che traduceva una poesia di Elouard:”Questo verso non e’ esatto,devi tradurre cosi’:Saisons fiancées.”Stagioni fidanzate!”No,non mi piace”ribatte’, guardandomi fissa negli occhi.Io voglio dire:” Stagioni che si susseguono!.A me. piace di piu’ questa espressione.Va bene cosi”___.
Le sue stagioni ella le vedeva susseguirsi nello svolgersi del tempo,come di chi continua a vivere nel ricordo delle passate e nella speranza delle successive.”Va bene cosi”Conclusi.
Perche’ toglierle quella fede nell’espressione del proprio sentimento del tempo.?
“Va bene cosi’”,le confermai,”la tua e’ poesia piu’ bella”._____Il poeta aveva acceso nel suo animo la fiammella e lei la faceva vibrare e brillare a suo piacimento.

La mia farfalla aveva spiccato il suo volo inarrestabile e vittoriosa e libera ,indossando l’abito piu’ colorato,quello che amava di piu’.

Se dopo tante poesie,
la parola nostra non sopravviverà
Se dopo tanti uccelli,
certi loro conguettii
non sopravviveranno,
allora certamente si fermera’
la celebrazione della primavera
si sfilaccera’ la luce,
svaporera’ il profumo
della sua lancia lucente.

La mia poesia,quanto valga non lo so e non lo sapro’ mai..Essa mi permette di dare le cose piu’ belle alle persone che amo,mi fa sentire libera di esprimere i miei sentimenti che altrimenti non saprei esternare ,per questo sono componimenti che non hanno la pretesa di essere originali,di dare verita’ universali,ma solo di consentirmi di dire quello che sento a chi puo’ capirmi,perche unito a me da legame affettivo,da una consuetudine di vita ,di intenti ed accetta i semplici e cari moti del mio cuore.

Volate libere e splendide ,farfalle,
La vostra armonia vinca “di mille secoli il silenzio”.(Foscolo)



______________________Nicole








A Giuseppe Sallusto.

Dedico questo mio breve scritto all'amico e collega

Prof.GiuseppeSallusto, filosofo, professore all'Universita' di Napoli.







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